Scopo

La gita “Disconnessi” ha rappresentato un’opportunità unica per sperimentare il distacco dalla vita digitale e dalla frenesia quotidiana. Staccare dal telefono e dalle altre tecnologie non è solo un gesto fisico, ma anche un invito a rientrare in contatto con sensazioni più autentiche, quelle che spesso vengono messe in secondo piano nella routine di tutti i giorni, dominata da notifiche, messaggi e informazioni istantanee. Il titolo stesso della gita suggerisce l’intento di “disconnettersi” dal mondo virtuale per riconnettersi con il mondo reale, un processo che ha molteplici implicazioni e insegnamenti: sensibilizzare i ragazzi riguardo a quest’ultimi rappresenta proprio lo scopo dell’esperienza


Riscoprire la natura come fonte di benessere:

La montagna, in tutta la sua maestosità, è stata una vera e propria “cura”. Lontani dalla frenesia e dal rumore del quotidiano, i paesaggi montani offrono uno spazio ideale per la riflessione interiore e per ricaricare le proprie energie psicofisiche. La bellezza dei panorami, la pace dei sentieri, l’aria pura e la solitudine che caratterizzano le altitudini offrono una profonda sensazione di calma. In questo ambiente, si è potuto imparare come la natura stessa possa essere un antidoto alle preoccupazioni quotidiane, in grado di ridurre lo stress.

 

Imparare a “riconnettersi” con gli altri:

Un altro aspetto significativo della gita è stato l’opportunità di ritrovare il valore delle relazioni dirette. Senza il filtro dei social media o delle comunicazioni virtuali, le conversazioni si sono svolte in modo più autentico, senza l’interferenza costante di notifiche e distrazioni. In questo contesto, abbiamo potuto riscoprire il piacere di parlare faccia a faccia, di condividere storie, emozioni e pensieri in modo più profondo, creando legami più genuini. In un certo senso, il disconnettersi dal mondo digitale ha reso possibile una connessione più vera con le altre persone, dove l’attenzione è tutta concentrata sull’amicizia.


Consapevolezza della dipendenza dalla tecnologia:

Uno degli aspetti più rivelatori di questa esperienza è stato il confronto con la propria dipendenza dal telefono. Senza poter consultare continuamente lo smartphone, è emerso quanto spesso il nostro pensiero e la nostra attenzione siano influenzati dalla tecnologia, anche senza che ce ne accorgiamo. Questo periodo di “astinenza” ci ha permesso di riflettere su quanto tempo ed energia dedichiamo ogni giorno alla tecnologia, e su come questo possa impattare la nostra capacità di vivere pienamente. Il confronto con questa “assenza” ha evidenziato la differenza tra il mondo digitale e il mondo reale, che non è evidente a tutti.

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