Reset del nostro cervello

Ricerche

Trascorrere tre giorni senza smartphone consente un reset del nostro cervello: lo studio

Uno studio tedesco pubblicato sulla rivista “Computers in Human Behavior” ha dimostrato che interrompere per tre giorni l’uso dello smartphone può modificare l’attività cerebrale nelle aree legate alla ricompensa e al controllo degli impulsi, favorendo un “reset” del nostro cervello. I risultati dello studio suggeriscono che l’uso abituale di questo dispositivo, ormai onnipresente nelle nostre vite, vada a sovrastimolare alcuni circuiti neurali, influenzando attenzione ed equilibrio emotivo.

Per approfondire la questione, un team di ricercatori delle Università di Heidelberg e Colonia, guidato dal professor Robert Christian Wolf, ha condotto uno studio su 25 giovani adulti, di età compresa tra i 18 e i 30 anni. I partecipanti hanno affrontato una pausa di 72 ore dallo smartphone, con accesso limitato soltanto a comunicazioni essenziali. Il team di ricerca ha monitorato le loro risposte tramite scansioni fMRI (La tecnica di Risonanza Magnetica funzionale consiste nell’uso dell’imaging a risonanza magnetica (MRI) per valutare la funzionalità di un organo o un apparato, in maniera complementare all’imaging morfologico) e valutazioni psicologiche prima, durante e dopo il periodo di disconnessione.

Le scoperte della ricerca: effetti sui circuiti della ricompensa e dell’attenzione

I risultati dello studio hanno mostrato un aumento dell’attività nelle aree cerebrali legate al sistema di ricompensa, come la corteccia cingolata anteriore e il nucleus accumbens, quando i partecipanti visualizzavano immagini di smartphone dopo la pausa. Queste regioni sono coinvolte nei processi di desiderio e comportamenti impulsivi, suggerendo che l’uso abituale del dispositivo possa sovrastimolare tali circuiti. Inoltre, l’attività nelle aree dell’attenzione e dell’elaborazione visiva è diminuita, segnalando una minore reattività agli stimoli legati allo smartphone dopo la disconnessione.

Come evitare che lo smarthphone crei dipendenza, il commento della psicologa

Secondo la psicologa Elena Benvenuti, «i risultati dello studio tedesco evidenziano come l’uso prolungato dello smartphone possa modulare l’attività cerebrale in modi simili ad altre forme di dipendenza. Di buono c’è che prendersi una pausa da questo strumento può contribuire a riequilibrare questi circuiti neurali, portando diversi benefici: maggiore concentrazione e meno ansia da notifiche (e meno ansia in generale), più capacità di vivere il momento presente e di godersi le relazioni “in carne ed ossa”. Da queste evidenze si capisce quanto sia importante considerare un utilizzo il più possibile consapevole della tecnologia per preservare il benessere mentale. Educandosi, quando possibile, al digital detox, ad esempio approfittando del weekend per tenere spento il cellulare o sconnettendosi ogni sera dall’ora di cena fino al mattino seguente»