Dal 15 al 16 novembre ho partecipato insieme alla mia classe al progetto “disconnessi”, due giornate fuori porta per cercare di far capire ai liceali di oggi l’importanza del mondo al di fuori dei dispositivi elettronici. Durante queste giornate abbiamo fatto lunghe camminate in montagna e riscoperto il valore delle chiacchierate tra amici. Abbiamo riso, scherzato, mangiato l’ottimo cibo preparato dal rifugio e bensì anche litigato. A essere onestà pensavo che la lontananza dal telefono si sarebbe fatta sentire maggiormente, ma in realtà non mi è mancato quasi per nulla, anzi mi dimenticavo quasi di non averlo con me. Sono state due giornate piene ,e non vedo l’ora di rifare di nuovo un’esperienza del genere con i miei amici e compagni , magari anche fuori dal contesto scolastico.
Gli adolescenti molto spesso non si rendono conto di avere una vera e propria dipendenza dai cellulari e altri dispositivi elettronici, ma riescono a comprenderlo solo quando questo gli viene sottratto. Fare questo tipo di esperienze è molto importante per insegnare alle nuove generazioni che il mondo reale è al di fuori dei social e del loro piccolo mondo virtuale che si creano come scudo per proteggersi dalla realtà. Le nuove generazioni non sono più in grado di godersi le piccole cose che il mondo ci dona , come per esempio sdraiarsi in un prato sotto al calore del sole a non fare nulla , semplicemente rilassarsi e godersi il rumore del vento che si insinua negli alberi o il cinguettio degli uccellini su di essi . A queste sensazioni di pace preferiscono chiudersi in casa , passando la giornata a scrollare social come instagram e tik tok poiché non concepiscono una realtà al di fuori di essa.
Una delle cause che portano a questa problematica sono i social media che tendono a compromettere la capacità di concentrazione. I continui stimoli, tra notifiche e contenuti veloci, rendono difficile per molti giovani mantenere l’attenzione su attività che richiedono tempo e impegno. Guardando la sfera scolastica questo può riflettersi anche sul rendimento scolastico, creando un circolo vizioso in cui la dipendenza dai social prende sempre più tempo, a scapito della produttività e della crescita personale.
Un altro aspetto importante trattato in questi due giorni è la comunicazione tra coetanei ; la comunicazione online rischia infatti di sostituire quella interpersonale poiché tende a rendere incapaci i giovani di instaurare legami stabili e duraturi .
Per concludere la dipendenza dai telefoni tra ragazzi è un fenomeno complesso e diffuso che influisce in numerosissimi modi nella vita dei ragazzi.Per rispondere a queste sfide bisognerebbe insegnare ai ragazzi un equilibrio tra vita reale e virtuale , e promuovere un uso consapevole dei social.Bisogna incoraggiare le nuove generazioni a sviluppare le proprie capacità critiche e la cura del loro benessere psico-fisico .

Sveva

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